ASD LOCARA CALCIO
...il campo sportivo non esisteva, i ragazzi di qualsiasi età giocavano sulle strade con palloni che avevano solo il nome, distruggendo scarpe, braghe, ginocchia e gambe!
Solo quando Don Antonio Martinello, parroco di Locara, prese la storica decisione di trasformare il campo di polenta davanti alla chiesa in un terreno calpestabile, i ragazzi trovarono il luogo ideale e sicuro per sfogare le loro forze e le loro energie. In poco tempo questo terreno prese le sembianze di un campo calcistico, tanto da potersi organizzare dei meravigliosi tornei estivi domenicali.
I ragazzi affascinati dal pallone erano tanti, numerosi e chiedevano di essere capiti ed aiutati, incapaci di trovare da soli una risposta ai loro bisogni di sfogo in una attività sportiva.
Organizzai pertanto, in una serata tranquilla di settembre, una pubblica riunione con l'intenzione di evidenziare il problema e cercando nel limite del possibile una soluzione.
Il risultato di quella serata ricca di interventi seri e qualificati, di persone disposte a trasformare il loro tempo libero in una fonte di speranza per tutti i ragazzi di Locara, è palpabile ancora oggi:
VENNE FONDATA LA SOCIETA' DI CALCIO
16 Settembre 1967
Una data importante che segnò per Locara l'inizio di una rivoluzione culturale e sportiva coinvolgendo uomini, donne, madri, padri, ragazze, ragazzi.
Da quella sera non si parlava di altro. Il campo veniva continuamente ispezionato per renderlo quanto prima regolare e poter così iscrivere la società al campionato provinciale allievi.
Alla domenica mattina era un pullulare di ragazzi che dovevano andare alla messa seconda per essere pronti poi ad assistere alla partita che quasi sempre si trasformava in una festa. Per le trasferte era uno spettacolo vedere i giocatori salire nelle macchine guidate dai propri genitori e accompagnatori; e numerosi tifosi e tifose che con biciclette, motorini e qualche macchina lasciavano Locara.
Il motocarro di Nani Nicolato, grande tifoso, allestito con bandierine, striscioni e qualche fiasco di carburante, caricava tutti i ragazzini portandoli ad incitare la squadra per riportarli appena in tempo per andare a dottrina.
Festeggiamenti dopo la grande vittoria (1967/1968)
Billo Adriano ringrazia i protagonisti per la grande vittoria, davanti al "Bar Tantera".
Sul palco (motocarro di Giovanni Nicolato) ricca scelta di bibite "rigorosamente analcoliche" per festeggiare con un brindisi.
Con questo entusiasmo venne disputata la finale per l'assegnazione del titolo Provinciale C.S.I.
Due pullman e numerosissime macchine caricarono tutte le persone, lasciando Locara vuota, silenziosa e muta in attesa del risultato finale. Erano tutti a Verona per incitare la squadra alla vittoria, vittoria che giunse meritatamente alla fine di una partita combattuta, leale ed indimenticabile.
Quello che successe poi è impossibile descriverlo.
Chi gridava, chi piangeva, chi si abbracciava, cantando e gustandosi la festa. I giocatori mezzi nudi caricati su un rimorchio vennero portati in corteo sino alla sede con manifestazioni di gioia immensa.
Sulle ali del successo molti altri giovani si iscrissero, aprendo così ad altre categorie, con grandi sforzi finanziari.
Contemporaneamente la società sviluppava una politica di informazione e formazione, coinvolgendo tutta la frazione in un progetto finalizzato a formare dei bravi cittadini e successivamente dei buoni giocatori.
Convegni, tavole rotonde, manifestazioni ed assemblee al fine di diffondere la cultura sportiva, mettendo sempre al primo posto la persona ed il rispetto per i compagni e gli avversari.
Volentieri pubblichiamo qui di seguito il discorso che Pietro Bolla (per tutti Pierino), uno dei fondatori e primo presidente della nostra società (scomparso nel 2018 - vedi), avrebbe dovuto tenere in occasione della seconda serata dell' Anniversario del Cinquantesimo (9-10-11 Giugno 2017). Le sue condizioni di salute erano precarie e così non fu presente all'evento.
Grazie Pierino, sei sempre nei nostri cuori!